SCHEDA ORGANOLOGICA PRE – INTERVENTO
UBICAZIONE: Collebeato (Bs), Chiesa Parrocchiale della Conversione di San Paolo.
POSIZIONE NELL'EDIFICIO: In presbiterio in cornu Evangelii.
AUTORE, ANNO ED OPUS: Diego Porro (Monza, 23 aprile 1856 – Mantova, 17 aprile 1916), anno 1896, opus ignoto. Realizzato riutilizzando, ampliando e riformando completamente tutto lo strumento precedente del 1831 di Antonio Amati (Monza, 22 novembre 1773 – Pavia, 15 aprile 1858) e Angelo Amati (Monza, 22 febbraio 1802 – Pavia, 19 agosto 1878).
NOTE STORICHE ED INTERVENTI SUCCESSIVI: Non vi sono documenti o fonti inerenti l’organo della Parrocchiale precedenti al XVIII secolo ma è plausibile che, essendo Collebeato parrocchia autonoma fin dal 1410, già nel ‘500 o nel ‘600 vi fosse uno strumento.
Nell’organo attuale della Parrocchiale di Collebeato si notano le canne della Voce umana soprani, tranne il Do25 e l’ultima ottava acuta, di chiara fattura Antegnati con tipica rigatura verticale sul piede.
Dal catalogo di Don Cesare Bolognini, edito da Oscar Mischiati in “I cataloghi di tre organari bresciani”, cit. in “L’Organo”, XII, 1974, si legge al numero progressivo 51, all’interno del paragrafo relativo agli strumenti “Nelle Chiusure e vicinanza di Brescia”, Org. Di P.8. a Cobiato; del suddetto strumento si conserva, ad una prima sommaria analisi, un nucleo di canne a livello di alcune file di ripieno e del Flauto in Ottava ed una sezione del somiere utilizzato come struttura di sostegno alla meccanica della combinazione libera.
Nel 1831 gli Amati di Pavia costruirono un nuovo organo nel quale riutilizzarono le sopra citate canne Antegnati e Bolognini; non è possibile sapere se le canne Antegnati siano quelle di un organo precedente presente nella Parrocchiale cinquecentesca.
Nel 1894 venne deliberata la demolizione della vecchia Chiesa Parrocchiale cinquecentesca per far posto all’attuale la cui prima pietra venne posata il 5 maggio 1895 e consegnata il 15 luglio 1896; al 26 maggio 1896 risale il contratto tra la fabbriceria e l’organaro Diego Porro per la collocazione, nel nuovo edificio, del vecchio organo con relativo restauro e riforma e da consegnarsi entro il mese di luglio dello stesso anno.
Lo strumento venne collaudato dal M° Isidoro Capitanio il cui atto di collaudo del 9 novembre 1896 loda i lavori eseguiti.
Nel 1937, a conclusione dei lavori di decorazione interna alla Chiesa e della consacrazione, lo strumento venne ulteriormente restaurato e riformato da Armando Maccarinelli con l’aggiunta di violeggianti sacrificando alcuni registri originali; tale notizia è nota solo attraverso la pubblicazione del volume indicato al numero 1 in bibliografia ma della quale non si è trovata conferma documentaria nell’archivio parrocchiale.
L’ultimo intervento risale al 1979 ad opera di Giuseppe Borghi di Crema il quale effettuò un restauro con parziali ricostruzioni dei registri soppressi e ciò è confermato solo dalla targhetta metallica inchiodata sul fianco sinistro della consolle e dall’analisi dello strumento.
CARTELLINI / ISCRIZIONI VARIE RINVENUTE: Oltre che dalle fonti documentarie la paternità è confermata dal cartellino manoscritto a china posto al centro dell’assetta superiore della tastiera.
Cita:
AMATI – PADRE E FIGLIO –
1831 * PAVIA * 1831
1896 * RIFORMATO * 1896
DA PORRO & COMP. Brescia
Sulla cintura frontale del somiere maggiore, al centro, sembrerebbe esservi la firma a china, difficilmente leggibile “Amati” scritta dagli stessi.
CANTORIA: Lignea, sopraelevata con profilo del parapetto rettilineo e suddiviso in 3 specchiature delle quali la centrale più larga e sporgente; le specchiature non presentano decorazioni.
Sopra e sotto il parapetto si trovano due lineari cornici.
Le specchiature sono separate da lineari paraste con, lungo il fusto, decorazioni a foglie d’alloro.
Tutte le superfici sono rese a finti marmi verdi, rossi e bianchi venati.
Il balcone è sostenuto da 4 lineari mensole.
CASSA: Lignea coeva ed analoga alla cantoria.
Ai due estremi sono presenti semplici e lineari paraste con decorazioni a foglie d’alloro lungo il fusto; superiormente è conclusa con una lineare cornice piana.
Lo spazio libero sopra le canne di facciata è colmato da due ricche decorazioni a girali floreali dorati.
Il tutto è sormontato da una cimasa affiancata da due vasi dorati.
I colori sono analoghi alla cantoria.
TRASMISSIONI: Interamente meccaniche tranne quelle relative alle prime 9 canne del Violone 8’ bassi le quali sono poste su piccolo somiere pneumatico le cui membrane sono azionate da tubi in piombo collegati direttamente ai relativi canali di tasto del somiere maggiore.
La catenacciatura maggiore è originale e rivolta verso l'esterno con segnature a china e tracciature a secco con parziali modifiche per l’aumentato numero dei tasti
L’unione tasto-pedale è fissa mediante propria catenacciatura di riduzione e di realizzazione Porro.
Sono presenti meccaniche ad approntamento per la Terza mano ed il Principale 16’ bassi (sotto la tastiera con pironi).
I somieri secondari sono permanentemente collegati alla consolle tranne quello del Principale 16’ bassi.
La catenacciature secondarie relative al pedale sono tutte di Porro.
FACCIATA: Originale Amati da 25 canne tutte sonore e disposte a cuspide in unica campata.
È interamente in stagno, bocche allineate, profilo piatto, labbri superiori sagomati a mitria.
È composta da canne del Principale 8’ bassi e del Principale 16’ soprani; la maggiore è il Mi5 del Principale 8’bassi, la minore il Sol44 del Principale 16’bassi.
CONSOLLE: Del tipo a “finestra” al centro del basamento dell'organo.
Il grembiule superiore è originale e presenta la larga apertura decorata per l’uscita del suono dei campanelli, quello inferiore è anch’esso originale in abete.
Il leggio non è originale, la panca originale è perduta e sostituita da uno sgabello.
TASTIERA: Realizzata dal Porro; Originariamente la tastiera Amati era da 52 tasti (Do1-Sol56) con prima ottava scavezza.
Presenta 58 tasti (Do1-La58) con prima ottava cromatica reale; spezzatura bassi-soprani tra Si24 e Do25 tranne che per i registri ad ancia ed i due ottavini per i quali è tra Re#28 e Mi29.
I tasti diatonici sono placcati in osso con frontalini placcati anch'essi e cromatici in ebano pieno.
I modiglioni, o blocchi laterali, si presentano sagomati a “gola rovescia” e presentano capitasto interni di lineare fattura e di spessore doppio rispetto l’altezza dei tasti.
Il giuoco dei tasti in coda è realizzato mediante singoli perni verticali in ottone.
Tutta la struttura, così come anche l'assetta superiore, è in noce massello; il corpo dei tasti ed il telaio posteriore sono in abete. I fili di trasmissione sono tutti passanti il corpo dei tasti e regolabili, mediante dadi in cuoio, nella parte inferiore degli stessi.
PEDALIERA: Realizzata dal Porro; è stata modificata, a livello dei pedali diatonici, da parte di Borghi.
Presenta 19 pedali (Do1-Fa#19) con prima ottava cromatica; è interamente in noce.
I toni reali sono 12 con la ripetizione meccanica nella seconda ottava.
Il 18° pedale con incastro comanda la terza mano, il 19° con incastro aziona il Timballone azionante 4 canne del Contrabasso ma solo a registro inserito.
PEDALONI: A destra della pedaliera sono presenti 2 pedaloni con incastro azionanti la “Combinazione libera alla Lombarda” (più internamente) ed il “tiraripieno” (più esternamente); la meccanica di quest’ultimo è collocata sulla parete a fianco della consolle e nascosta da apposita pannellatura.
Il tiraripieno inserisce le manette della colonna di destra dal Principale 16 bassi al Ripieno 2 file bassi ma non inserisce i registri del pedale.
La meccanica della Combinazione libera è collocata internamente alla cassa e avvitata su quello che è chiaramente un frammento di un somiere del tipo a tiro “a pancone” in noce massello il quale potrebbe essere una sezione dell’antico somiere maggiore del Bolognini.
PEDALETTI: Nessuno.
REGISTRI: inseriti mediante manette a scorrimento orizzontale con incastro posti in doppia fila a destra della finestra della consolle.
La registratura e le manette sono in noce di chiara foggia Amati tranne le due più in basso di entrambe le file le quali sono in noce di semplice fattura e riconducibili all’intervento di Porro.
La registratura è collocata “in luce” nel suo alloggiamento e sporgente di pochi mm dal filo della parete del basamento della cassa.
I cartellini leggibili non sono originali ma ascrivibili all’intervento di Maccarinelli; sono incollati sopra a quelli precedenti i quali si percepiscono sotto agli attuali.
I cartellini dei pedaletti, incollati sul grembiule superiore, sono gli unici conservatisi del Porro.
A destra della tavola dei registri è presente una feritoia vuota ad incastro.
I registri, dalle diciture dei cartellini, sono:
VUOTA |
Principale 16' B |
|
Terzamano |
Principale 16' S |
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Fagotto B |
Principale 8' B |
|
Tromba S |
Principale 8' S |
|
Violoncello 16' S |
Ottava 4' B |
|
Violone 8' B |
Ottava 4' S |
|
Violino 8' S |
Duodecima |
|
Viola 4' B |
Decimaquinta |
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Ottavino S |
Decimanona |
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Flutta 8' S |
Vigesimaseconda |
|
Flauto in Ottava |
Vigesimasesta |
|
Ottavino B |
Ripieno di 3 file |
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Cornetta 3v |
Ripieno di 2 file B |
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Violetta 2' B |
Contrabassi con ottave |
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Voce umana |
Basso 8' al pedale |
|
VUOTA |
VUOTA |
FERITOIA VUOTA |
SOMIERE MAGGIORE GRAND’ORGANO: Originale Amati del tipo a vento con 52 ventilabri e 27 pettini integrato da un altro piccolo somierino del Porro con 6 ventilabri e 27 pettini.
Realizzato interamente in noce ed armato interamente in ottone, secreta in abete.
Presenta ventilabri in abete in doppio pezzo con vena diagonale convergente al centro; hanno singola pelle di guarnizione con contropelle coprente l’intero soffitto della secreta; presentano doppie punte guida laterali in ottone.
La tenuta dell’aria ai fili è realizzata mediante cappucci conici con bordo incollato non cucito.
Presenta 3 antine frontali di chiusura in abete con tre farfalle, in noce, ciascuna senza rivetti quindi rimovibili.
I canali sono chiusi inferiormente da singole cartelle in abete impellate lungo il profilo.
I borsini dei ventilabrini sono di tipica fattura Amati del tipo a calotta negativa senza bordo sporgente ma collocati “a raso” rispetto le assette di chiusura superiori dei canali; queste ultime non presentano guarnizione ma sono collocate “a pressione” tra i separatori.
Il somierino integrativo è analogo in tutto al somiere maggiore e realizzato “in copia” dal Porro; l’unica differenza è nella tipologia dei borsini della secreta i quali sono a calotta con bordo incollato al pavimento e sormontati da piccola sfera in lacca al quale è fissato l’occhiolo al quale si agganciano i fili.
L’attuale spezzatura 24-25 relativa a tutti i registri ad esclusione delle ance e dei due ottavini (che risulta essere tra 28 e 29) è sicuramente frutto delle modifiche al somiere Amati da parte del Porro ed ha sicuramente comportato profonde modifiche ai pettini ed alle relative puntine; conferma si potrà avere solo allo smontaggio.
CRIVELLI: Quello del grand’organo è originale e presenta telaio in abete con piano in cartone bianco, la cintura è dipinta a terra rossa. Sulla cintura frontale sono incollati gli originali cartellini di forma rotonda realizzati a stampa con il numero progressivo sopra mentre sotto, separati da sottile linea, le note corrispondenti; la numerazione è “alla moderna”.
Il crivello del somierino integrativo è analogo in tutto ma la “faccia” inferiore è rivestita in carta blu.
Tra la fila in XII del Cornetto a 3 voci ed il Flauto in Ottava, in corrispondenza del 25,26,27,28 sono presenti 4 piccoli fori per altrettante canne mancanti o mai collocate e attualmente non identificabili.
SOMIERI SECONDARI E LORO CARATTERISTICHE: Sono presenti in totale 5 somieri secondari.
3 somieri del Porro per: Contrabasso e ottave, Principale 16’ bassi e prime canne lignee del Principale 8’ bassi.
Un somiere Amati per: Basso 8’ al pedale ex Timballi.
Un somiere pneumatico di Maccarinelli per: Prime 9 canne del Violone 8’ bassi.
Il somiere originale Amati presenta caratteristiche analoghe al somiere maggiore.
I somieri di Porro sono interamente in noce, comprese le antine frontali con farfalle rivettate, pavimento della secreta e trasporti superiori in abete; ventilabri in abete in singolo pezzo con doppia pelle di guarnizione senza contropelle, hanno singola punta guida frontale ad “L” con cambretta ad “U”; i borsini sono a calotta con sfera in vetro rossa superiore.
Sia quelli originali sia quelli Porro sono tutti del tipo ad aria libera con valvola “a tampone”.
Il somiere di Maccarinelli è a valvole coniche interamente in abete verniciato in rosso, l’aria è introdotta mediante valvola “a tampone” in testa al somiere azionata meccanicamente; le valvole sono azionate direttamente da tubi in piombo innestati nelle assette inferiori del somiere maggiore.
MANTICERIA: Lo strumento è alimentato da 1 grande mantice a lanterna sistema “Cummins” di Porro.
Presenta 3 pompe a singola piega con azionamento manuale realizzato mediante albero a collo d’oca con ruota terminale.
È interamente in abete, le stecche delle pieghe ed i piani del telaio mediano sono rivestiti in carta blu, le superfici sono tutte verniciate con smalto rosso non originale ma steso ad opera probabilmente di Maccarinelli.
Dentro lo strumento è presente un piccolo mantice di compensazione in abete del tipo a “cuneo” a 3 pieghe anch’esso di Porro; presenta le stecche rivestite in carta blu, le superfici non sono verniciate.
È presente l’elettroventilatore ormai obsoleto.
Nella stanza, accanto al mantice maggiore, è presente l’antica trave di sostegno riposizionata ma poi non utilizzata dell’azionamento manuale a stanghe probabilmente riferibile all’organo Amati con 3 alloggiamenti per i fulcri.
ATTUALE NUMERO CANNE E TIPOLOGIA:
Metalliche ad anima |
1112 |
Metalliche ad ancia |
73 |
Lignee ad anima |
62 |
Lignee ad ancia |
0 |
Totale |
1247 |
N.B. Non è possibile quantificare né il numero delle canne precedenti al 1831 né l’effettiva quantità relativa ai singoli autori.
RILIEVI:
Data dei rilievi |
16 maggio 2013 |
Temperatura |
17,5° C |
Umidità relativa |
59% |
Pressione del vento |
51 mm di colonna d'acqua per tutti i corpi d'organo |
Temperamento |
Equabile |
Corista |
434,8 Hz sul La46 del Principale 16' S |
|
437,2 Hz sul La34 del Principale 8' S |
|
435,5 Hz sul La22 dell'Ottava 4' B |
|
433,4 Hz sul La 10 della Decimaquinta |
|
435,2 Hz valore medio |