ORGANO GHIDINELLI - BIANCHETTI - FACCHETTI 1894

Muslone di Gargnano
Brescia

ORGANO GHIDINELLI - BIANCHETTI - FACCHETTI 1894

Muslone di Gargnano
Brescia



Scheda organologica
SCHEDA ORGANOLOGICA PRE-INTERVENTO 
 
UBICAZIONE: Gargnano, fraz. Muslone (Bs), Chiesa Parrocchiale di San Matteo Apostolo.

POSIZIONE NELL'EDIFICIO: Al termine della navata prima dell’arco del presbiterio in cornu Epistolae.
 
AUTORE, ANNO ED OPUS: Angelo Ghidinelli (Avenone 1863, Brescia 1895), Giovanni Bianchetti (Brescia 1860 – 1919) e Vittorio Facchetti (Brescia 1859 - 1931)  anno 1894/95, opus ignoto.
 
NOTE STORICHE ED INTERVENTI SUCCESSIVI: La lunga storia del borgo di Muslone ha visto alternarsi nella sua Chiesa organi sempre più degni di essa; i pochi documenti salvatisi non permettono di ricostruire un quadro completo ma è assai probabile che già nel corso del ‘600 ve ne fosse uno.
Purtroppo nessuna notizia ci è pervenuta dal ‘700 ma la vicinanza geografica a Bogliaco, ove era attiva la bottega dei Doria, fa sospettare qualche intervento da parte loro.
Nel primo trentennio dell’800 sembrerebbe che sia stato collocato un organo di Damiano Damiani (Villa d’Almé 1763 – Bergamo 1842), ex frate Cappuccino bergamasco, molto operante sul Garda come testimoniato dai numerosi esemplari rimasti e probabilmente, appunto, Muslone.
Allievo del Damiani fu il celebre organaro bresciano Giovanni Tonoli (Tignale 1809 – Brescia 1889) che sostituì lo strumento del suo maestro con uno suo completamente nuovo negli ultimi anni della sua vita.
Questo strumento non godette di buona sorte dato che venne seriamente danneggiato da un fulmine nel 1894 e venne nuovamente sostituito dall’organo che vediamo oggi ad opera di Ghidinelli-Bianchetti-Facchetti.
Ghidinelli, capofabbrica di Tonoli, insegno l’arte al Bianchetti ed al Facchetti e rilevò la ditta alla morte del maestro e con loro fondò la “Ghidinelli-Bianchetti-Facchetti” nel 1890; l’organo di Muslone è tra gli ultimi che realizza poiché morì nel 1895.
L’ultimo intervento, non documentato ma riportato solo in modo orale, venne eseguito da Ezechiele Podavini e consistette in una riattivazione dello strumento con la collocazione dell’elettroventilatore e la probabile eliminazione di due mantici originali.
                                                                                                                              
CARTELLINI / ISCRIZIONI VARIE RINVENUTE: La paternità è confermata dal cartellino a stampa posto al centro dell’assetta superiore della tastiera.
Cita:
GHIDINELLI ANGELO
FACCHETTI E BIANCHETTI
BRESCIA – CORSO MONTEBELLO - BRESCIA
 
CANTORIA: Lignea, sopraelevata con profilo del parapetto mistilineo e suddiviso in 3 specchiature delle quali la centrale più larga e sporgente; le specchiature minori non presentano decorazioni mentre quella centrale reca due festoni intagliati e dorati.
Le specchiature sono separate da lineari paraste con, lungo il fusto, decorazioni floreali intagliate e dorate.
Sopra e sotto il parapetto si trovano due lineari cornici.
Tutte le superfici sono rese a finti marmi verdi e bianchi venati.

CASSA: Lignea coeva ed analoga alla cantoria.
Ai due estremi sono presenti semplici e lineari paraste con decorazioni a foglie floreali lungo il fusto; superiormente è conclusa con una cornice formante al centro un arco siriaco.
Il tutto è sormontato da una cimasa affiancata da due vasi porta palme e da una valva di conchiglia posta al centro.
I colori sono analoghi alla cantoria.
 
NOTE CIRCA IL COMPLESSO CANTORIA E CASSA: Non si hanno notizie circa gli autori del complesso cassa/cantoria allo stato attuale ma venne realizzato sicuramente prima dell’organo attuale e probabilmente per quello settecentesco.
 
VANO D'ORGANO: Realizzato aprendo un arco nella parete del presbiterio e costruendo posteriormente una vano in muratura; la manticeria è attualmente alloggiata nel basamento mentre originariamente era posta nella stanza dietro l’organo facente parte dell’antica canonica divenuta ormai di pertinenza privata e quindi inaccessibile.
A lato dello strumento è presente un sottotetto ampio, sopra la volta della sagrestia, all’interno del quale si potrebbe ipotizzare la collocazione di un nuovo mantice e del motore.
 
TRASMISSIONI: Interamente meccaniche.
La catenacciatura maggiore è originale e rivolta verso l'esterno con segnature a china e tracciature a secco.
L’unione tasto-pedale è fissa mediante propria catenacciatura di riduzione.
Sono presenti meccaniche ad approntamento per la Terza mano ed i campanelli.
I somieri secondari sono permanentemente collegati alla consolle.
 
FACCIATA: Originale da 17 canne tutte sonore e disposte in 3 cuspidi (5 – 7 – 5) in unica campata.
È interamente in stagno, bocche allineate, profilo piatto, labbri superiori sagomati a mitria.
È composta interamente dal Principale 8’ sia bassi; la canna maggiore è il Sol#9, la minore sonora il Si24.
 
CONSOLLE: Del tipo a “finestra” al centro del basamento dell'organo.
Il grembiule superiore è originale e presenta forature sagomate a croce per l’uscita del suono dei campanelli, quello inferiore è anch’esso originale in abete. Panca e leggio originali.
 
TASTIERA: Originale da 58 tasti (Do1-La58) con prima ottava cromatica; spezzatura bassi-soprani tra Si24 e Do25.
I tasti diatonici sono placcati in osso con frontalini placcati anch'essi e cromatici in ebano pieno.
I modiglioni, o blocchi laterali, si presentano sagomati a “gola rovescia”.
Il giuoco dei tasti in coda è realizzato mediante singolo perno orizzontale in ottone.
Tutta la struttura, così come anche l'assetta superiore, è in noce massello; il corpo dei tasti ed il telaio posteriore sono in abete. I fili di trasmissione sono fissati ai tradizionali archetti in ferro.
 
PEDALIERA: Originale da 19 pedali (Do1-Fa#19) con prima ottava cromatica; è interamente in noce.
I toni reali sono 12 con la ripetizione meccanica nella seconda ottava.
Il 18° pedale con incastro comanda la terza mano, il 19° con incastro aziona il Timballone azionante 4 canne del Contrabasso ma solo a registro inserito.
 
PEDALONI: A destra della pedaliera sono presenti 3 pedaloni con incastro azionanti la “Combinazione libera alla Lombarda” (più internamente) ed il “tiraripieno” (più esternamente); la meccanica di quest’ultimo è collocata sulla parete a fianco della consolle e nascosta da apposita pannellatura.
un terzo pedalone è presente ma scollegato ed azionava in origine la grancassa asportata.
 
PEDALETTI: E’ presente un solo pedaletto ligneo, sopra la pedaliera, azionante il tremolo a vento perso.

REGISTRI: inseriti mediante manette a scorrimento orizzontale con incastro posti in doppia fila a destra della finestra della consolle.
La registratura e le manette sono in noce; tutti i cartellini, sia dei pedaletti che dei registri, sono originali.
I registri, dalle diciture dei cartellini, sono:

CAMPANELLI ALLA TASTIERA PRINCIPALE DI 8' BASSI
FAGOTTO BASSO PRINCIPALE DI 8' SOPRANI
CORNO INGLESE SOPRANI OTTAVA BASSI
FLUTTA SOPRANI OTTAVA SOPRANI
VIOLA AD ARCO BASSI DECIMAQUINTA
VIOLINO AD ARCO SOPRANI DECIMANONA
OTTAVINO SOPRANI VIGESIMASECONDA
CORNETTA A TRE VOCI VIGESIMASESTA E NONA
VOCE UMANA TRIGESIMA TERZA E SESTA
TIMBALLI A PEDALI CONTRABASSI E OTTAVE

SOMIERE MAGGIORE GRAND’ORGANO: Originale del tipo a vento con 58 ventilabri e 17 pettini.
Realizzato interamente in noce ed armato interamente in ottone, secreta in abete.
Presenta ventilabri in abete in doppio pezzo con vena diagonale convergente al centro; hanno singola pelle di guarnizione senza contropelle; presentano singola punta guida frontale con cambretta ad U.
La tenuta dell’aria ai fili è realizzata mediante borsini a calotta con sfera in vetro superiore con occhiolo.
Presenta 3 antine frontali di chiusura in abete con tre farfalle in noce rivettate.
I canali sono chiusi inferiormente da singole cartelle in abete impellate lungo il profilo.
                      
CRIVELLO: Originale; presenta telaio in abete con piano in legno, la cintura e il piano sono rivestiti in carta blu.
Sulla cintura frontale sono incollati gli originali cartellini di forma rettangolare realizzati a stampa.
 
SOMIERI SECONDARI E LORO CARATTERISTICHE: Sono presenti in totale 3 somieri secondari tutti originali, con caratteristiche analoghe al somiere maggiore e tutti ad aria libera con valvola a tampone.
I somieri secondari sono:

1 CONTRABASSI E OTTAVE
2 PRIME CANNE LIGNEE DEL PRINCIPALE DI 8' BASSI (1-8)
3 TIMBALLI A PEDALI

 MANTICERIA: Lo strumento è alimentato da un singolo mantice del tipo “a cuneo” collocato nel basamento; in origine erano presenti almeno tre mantici collocati nella stanza posteriore ora di pertinenza privata.
I mantici mancanti vennero eliminati nell’intervento del Podavini nel corso del quale venne collocato anche l’elettroventilatore.
La rete dei canali portavento è stata completamente modificata e sono stati collocati anche canali a sezione rotonda del tipo CAC (carta alluminio carta).

 
ATTUALE NUMERO CANNE E TIPOLOGIA:
 
Metalliche ad anima 787
Metalliche ad ancia 58
Lignee ad anima 40
Lignee ad ancia 0
Totale  885 (inclusa la canna muta in facciata)


 STATO DI CONSERVAZIONE: Pessimo, su tutto lo strumento  si è accumulato sporco e calcinacci dovuti a cadute di materiale dalla volta sovrastante.
È massiccio il danno provocato dai roditori su tutto lo strumento con cospicui depositi di escrementi e vaste aree intrise di urina; il somiere maggiore è estremamente danneggiato dai roditori.
Le canne in metallo sono tutte pesantemente danneggiate da interventi di manomissione antropica e molte sono piegate su loro stesse; un elevato numero presenta danni da morsi di roditori ed in generale sono coperte da concrezioni di urina.
È massiccio l’attacco da parte degli insetti xilofagi.
Le meccaniche presentano numerosi impedimenti, danni e modifiche mal realizzate.
La manticeria è stata pesantemente modificata così come la rete dei canali portavento.
Le coppette dei campanelli sono state eliminate ma si conserva tutta la loro componente meccanica; la grancassa, eliminata contestualmente ai campanelli, è stata accantonata e depositata in un locale secondario dal quale è stata recuperata dagli scriventi.
Lo strumento è funzionante ma sia l’intonazione che l’accordatura sono assolutamente inaccettabili, il somiere maggiore presenta numerosi strasuoni.